Valentina Aureli, CEO di Aetna Group insieme al fratello Enrico, è stata tra le protagoniste del panel, per condividere la sua visione sulla posizione delle donne nel mondo del packaging e per dare testimonianza del suo percorso professionale. Insieme a lei, altre figure professionali di spicco hanno contribuito all’evento mettendo in luce le loro storie: Afsaneh Nabifar, responsabile sviluppo del mercato dei biopolimeri in BASF; l’australiana Nadia Taylor, co-fondatrice e direttrice di TNA Solutions; Marjo Halonen, Vice Presidente Communications presso Metsä Board Corporation in Finlandia e Gabi Bauer, Responsabile marketing e comunicazione di Uhlmann Pac-Systeme.
Il format, per la prima volta a interpack, è stato organizzato con il supporto della World Packaging Organization WPO, e nasce con lo scopo di ispirare e diffondere le testimonianze di donne che hanno lasciato il segno nell’industria del packaging. Un settore, infatti, fino a poco tempo fa prevalentemente maschile, ma che oggi viene valutato positivamente anche da molte giovani donne per implementare il proprio percorso di carriera.
Valentina Aureli ha spiegato al pubblico di aver maturato la sua esperienza nel settore dell’alta finanza internazionale presso Rothschild Banking, e di come, negli ultimi vent'anni, lei e suo fratello abbiamo guidato Aetna Group verso una crescita costante a livello globale con i main brand Robopac e OCME. “Fondamentale è essere la stessa persona, sia a casa che nel lavoro, e mettersi sempre in gioco - ha commentato la CEO - ma tendendo presente tre coordinate fondamentali, che personalmente mi hanno aiutata ad affrontare le sfide nel lavoro, così come nella vita privata. Be real, be whole e be innovative. Ciò significa – ha spiegato con enfasi - essere sempre se stesse indipendentemente dalle influenze esterne, essere integre portando avanti i propri principi e, infine, essere innovative utilizzando non solo l’intelligenza razionale, ma soprattutto quella emotiva e sociale, molto preziosa negli ambienti di lavoro”.
In Aetna Group la valorizzazione dei talenti è alla base di un sistema di lavoro ricco e stimolante, che non conosce differenza culturali o di genere.
A riguardo Valentina Aureli si è espressa sul tema dicendo: “Sono fortunata nel poter dire che il nostro Gruppo è pieno di talenti di cui tante sono donne. Abbiamo in prima linea varie manager donne in Cina, in Messico, in Italia e in America, anche in settori e reparti dove le donne non sono tradizionalmente presenti e dove è necessaria una conoscenza specifica del prodotto: mi riferisco all’ingegneria, all’ingegneria di vendita, all’after-sales, alle vendite e ai ricambi. A maggior ragione, ci sono donne manager anche in ruoli più tradizionali come il marketing, le HR e l’amministrazione. Le mie scelte di porre donne in certi ruoli chiave rispondono alla capacità delle donne di essere brave e predisposte a coordinare e stimolare i processi”.